Siparietto curiosità - EPISODIO 3

Detto ciò, dovrei potermi sentire giustificata nel momento in cui, dopo essere venuta a conoscenza di una nuova uscita, inizio a diventare isterica nell'attesa di poter richiedere la mia copia e sperare di essere entrata a far parte dei fortunati lettori e collezionisti che potranno provare quel brividino di piacere nel trovarsi fra le mani il piccolo pacchettino imolese contenente quei meravigliosi diamantini che donano alla libreria un tocco di eleganza.
Io quantomeno adoro le mie 4 placchette che ho amato e apprezzato, specialmente dopo aver conosciuto Antonio Castronuovo in occasione di una mostra sulla patafisica - scienza delle soluzioni immaginarie - tenutasi, all'incirca un paio di anni fa, nelle cantine del Palazzo Ghizzoni Nasalli di Piacenza. Da allora ho iniziato a seguire il lavoro della Babbomorto e, piano, piano ho cominciato ad acquistare qualche volume rimasto invenduto.
Dopo la prima lettura - La lingerie delle scrittrici che potete vedere anche in fotografia - è stato amore e così ecco giustificato l'arrivo degli altri 3 volumetti, di cui l'ultimo è stato la meravigliosa La fiera di Roma.
A proposito, vi siete domandati da dove abbia preso ispirazione l'arguto editore nella scelta del nome da assegnare ala propria casa editrice? La spiegazione ha veramente qualcosa di curioso e di estremamente esplicativo nei riguardi dell'impresa in cui ha deciso di impegnare tutto se stesso il letterato imolese. Ebbene, il nome Babbomorto deriverebbe da un detto medievale toscano, a babbomorto, utilizzato per indicare un prestito "a fondo perduto" dunque, così come l'editore fa credito ai propri scrittori, i padri di famiglia facevano credito ai propri eredi sapendo già che non avrebbero ma ricevuto indietro la somma anticipata. La differenza tra gli uni e l'altro sta nel fatto che, se ai padri è negata qualsiasi possibilità di rimborso, all'editore rimane la speranza di venir ripagato da buoni guadagni come avvenne in occasione della prima pubblicazione - Le cose che non so di Paolo Albani - che si esaurì nel giro di appena due giorni!

Divertimento e riflessione.
Credo di poter affermare con certezza che sia proprio questa combinazione ciò che più mi affascina e soddisfa come lettrice e, spero, possa soddisfare anche qualche altro curioso fra di voi!
Perciò, potrete trovare proprio qui sotto le pagine Facebook e Instagram a cui fare riferimento nel caso in cui voleste approfondire l'argomento o, semplicemente, qualora aveste la curiosità di scoprire altri titoli - oltre a quelli riportati in fotografia - di questa, seppur piccolissima, ricca produzione.
Per approfondire:
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