Ida! Forza! In scena!
Ida Sconin è bella, aitante e raggiante nel suo costume piumato, pronta a scendere ancora una volta la scalinata di quel music-hall che l'accolse, ormai molti anni prima, nella terra di Francia e che le aveva donato successo e benessere.
Questa volta però quelle stesse scale, tanto famigliari, la tradiscono dimostrandole la crudeltà del temo che scorre inesorabile logorando qualsiasi cosa viva in esso; la sua bellezza, la sua forza, la sua sicurezza. Di fronte a quella scalinata Ida non riesce a soffocare i pensieri e i ricordi di gioventù che affiorano maligni alla mente insinuando un profondo senso d'inquietudine e angoscia.
La bella e giovane americana ha da poco concluso il proprio numero senza veli e, di fronte a tanto successo, Ida non riesce più a lottare contro se stessa e contro le conseguenze di una vita vissuta tra lustrini, paillettes, applausi e occhi bramosi di rimirare quel corpo perfetto, sodo e ben tornito.
Tutto questo è ormai retaggio di un passato che deve restare tale.
In un racconto lungo - o romanzo breve - Irène Némirovsky indaga nel profondo la mente di Ida, regalando al lettore un perfetto ritratto psicologico di una donna e di un'epoca ormai in declino.
Un testo da leggere e da apprezzare per la dolcezza, la leggerezza e la delicatezza della narrazione.
Adoro questa scrittrice e sono convinta che molti di voi l'avranno già sentita nominare come autrice di Suite Francese - romanzo MERAVIGLIOSO - e, in effetti, Irène non ha avuto il tempo di realizzare numerose opere a causa della furia nazista che l'ha brutalmente privata della propria vita.
Se non avete mai letto nulla di questa scrittrice, la brevità di Ida, vi permetterà di iniziare a conoscere la scrittura profonda, consapevole, dura e teneramente dolce che caratterizza tutte le opere della Némirovsky.
Questa volta però quelle stesse scale, tanto famigliari, la tradiscono dimostrandole la crudeltà del temo che scorre inesorabile logorando qualsiasi cosa viva in esso; la sua bellezza, la sua forza, la sua sicurezza. Di fronte a quella scalinata Ida non riesce a soffocare i pensieri e i ricordi di gioventù che affiorano maligni alla mente insinuando un profondo senso d'inquietudine e angoscia.
La bella e giovane americana ha da poco concluso il proprio numero senza veli e, di fronte a tanto successo, Ida non riesce più a lottare contro se stessa e contro le conseguenze di una vita vissuta tra lustrini, paillettes, applausi e occhi bramosi di rimirare quel corpo perfetto, sodo e ben tornito.
Tutto questo è ormai retaggio di un passato che deve restare tale.
In un racconto lungo - o romanzo breve - Irène Némirovsky indaga nel profondo la mente di Ida, regalando al lettore un perfetto ritratto psicologico di una donna e di un'epoca ormai in declino.
Un testo da leggere e da apprezzare per la dolcezza, la leggerezza e la delicatezza della narrazione.
Adoro questa scrittrice e sono convinta che molti di voi l'avranno già sentita nominare come autrice di Suite Francese - romanzo MERAVIGLIOSO - e, in effetti, Irène non ha avuto il tempo di realizzare numerose opere a causa della furia nazista che l'ha brutalmente privata della propria vita.
Se non avete mai letto nulla di questa scrittrice, la brevità di Ida, vi permetterà di iniziare a conoscere la scrittura profonda, consapevole, dura e teneramente dolce che caratterizza tutte le opere della Némirovsky.